Cannabis e Triptofano: tutto quello che c'è da sapere

Cannabis e Triptofano: tutto quello che c'è da sapere



Il triptofano, un aminoacido essenziale non prodotto naturalmente dal corpo, svolge un ruolo cruciale nel migliorare l'umore e la qualità del sonno. Questa sostanza può essere introdotta nell'organismo attraverso alcuni alimenti e sostanze specifiche.

La questione del buonumore è intrigante: è un'emozione innata o qualcosa che possiamo influenzare attivamente per elevarla quando ne sentiamo la mancanza?

Sentirsi di cattivo umore può portare a stanchezza, apatia, una percezione insapore della vita e, se prolungato, può persino sfociare in depressione.
Importante è sapere che la serotonina, nota come l'"ormone della felicità", regola il buonumore nel nostro corpo. Livelli elevati di serotonina sono associati a sentimenti di gioia e felicità, mentre livelli bassi possono portare a malumore.

Ma è possibile influenzare i livelli di serotonina?
La risposta è un deciso sì, e qui entra in gioco il triptofano.

Questo aminoacido, non endogeno ma acquisibile tramite certi cibi, è riconosciuto per la sua rapida efficacia nell'innalzare l'umore e migliorare la qualità del sonno.

Il triptofano si presenta quindi come una sostanza quasi miracolosa, poco conosciuta ma di grande efficacia. Per questa ragione, abbiamo scelto di approfondirne la conoscenza in questo articolo.


Cos’è il triptofano?

Il triptofano, noto anche come L-triptofano, è classificato come un aminoacido essenziale, indispensabile perché non viene prodotto autonomamente dal nostro organismo. Per introdurlo nel corpo, è necessario consumare alimenti che lo contengano.

Come agisce il triptofano sulla serotonina?
Il processo è sorprendentemente diretto: una volta ingerito, il triptofano viene trasformato in serotonina dall'organismo.

Interessante è il fatto che anche solo piccole quantità di triptofano sono sufficienti per incrementare i livelli di serotonina. Questa trasformazione avviene sia nel sistema nervoso che nell'intestino, in quanto l'aminoacido viene assorbito attraverso il cibo.


Il metabolismo del triptofano

Nel regno animale e vegetale esistono diverse vie biochimiche, ma i processi di sintesi e degradazione, come quelli del L-triptofano, variano tra questi due regni.

Gli animali, inclusi i mammiferi e gli esseri umani, a differenza delle piante, non possono produrre autonomamente il triptofano. Pertanto, lo assumono principalmente tramite l'alimentazione.

Il triptofano è un componente fondamentale di tutte le proteine e svolge un ruolo chiave in numerosi processi biologici.

 

Il percorso del triptofano negli animali

Per gli animali, l'assunzione di triptofano avviene attraverso la dieta.
Alimenti particolarmente ricchi di triptofano includono:

- Uova
- Carni (specialmente pollo e tacchino)
- Pesci (come acciuga, orata, spigola, sogliola, merluzzo, tonno)
- Verdure (indivia, cavoli, asparagi, fagiolini, lattuga, bieta, spinaci, zucchine)
Cioccolato fondente
Frutta secca (arachidi, mandorle, nocciole, pistacchi, pinoli)
Semi di sesamo
Noci e anacardi
Castagne
Uva sultanina
Latte e latticini
Legumi

Nel cervello umano e nei mammiferi, il triptofano è il precursore di molecole importanti come la serotonina e il neuro-ormone melatonina. Una maggiore assunzione di proteine ricche in triptofano favorisce la produzione di serotonina e melatonina.

 

Tuttavia, solo una piccola parte del triptofano viene convertita in serotonina.
Circa il 95% viene metabolizzato in L-chinurenina (KYN), che si degrada ulteriormente in acido chinurenico (KYNA), un antagonista del recettore NMDA, e in 3-idrossichinurenina. Questi intermedi sono essenziali nella biosintesi dell'acido nicotinico e delle vitamine del complesso B.

La KYN funge da neuromodulatore e gioca un ruolo cruciale nella regolazione della risposta immunitaria.


Il triptofano nelle piante

Le piante, a differenza degli animali, sono in grado di sintetizzare autonomamente il triptofano. Benché il contenuto di triptofano nelle piante sia generalmente basso, esso viene incorporato nelle proteine durante la biosintesi.

Una minore quantità di triptofano viene convertita in metaboliti secondari, tra cui l'acido indolacetico, importante per la crescita delle piante.

Basse quantità di KYN e KYNA sono state rilevate in alcuni vegetali, tra cui zucca, sesamo, patate, broccoli, miele, spezie e erbe medicinali (Taraxacum officinale, Urtica dioica, Chelidonium majus). Non è chiaro se tutte le piante possano produrre questi metaboliti o se vengano assorbiti dalle radici dai microrganismi del suolo.

La funzione specifica di KYN e dei suoi metaboliti nelle piante non è ancora ben definita.

Per quanto riguarda la cannabis, non ci sono informazioni concrete nella letteratura scientifica sulla presenza del metabolismo del triptofano in questa pianta.

Il triptofano si trova sia nelle proteine di origine vegetale che in quelle animali. Un esempio notevole sono le banane, che contengono una quantità significativa di questo aminoacido, sebbene sia necessario consumare una discreta quantità di questo frutto per ottenere anche solo un grammo di triptofano.

Perché mettiamo l'enfasi sulle banane?
È fondamentale considerare non solo gli alimenti che contengono il triptofano, ma anche le loro altre componenti, che possono influenzare l'assorbimento dell'aminoacido.
La banana si distingue come un'alimento eccellente per il nostro corpo per vari motivi, incluso il suo contenuto di triptofano, rendendola una scelta ottimale per l'integrazione di questo aminoacido nella dieta.

Gli effetti collaterali del triptofano

Gli effetti collaterali del triptofano sono generalmente limitati, specialmente quando assunto attraverso alimenti naturali, che sono preferiti per ridurre il rischio di controindicazioni. Nonostante ciò, l'uso di sostanze potenti può talvolta causare reazioni allergiche o interazioni con altre sostanze.

 

In genere, il triptofano è ben tollerato dal corpo. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che non emergono effetti collaterali significativi quando le dosi consigliate vengono rispettate.

Il dosaggio appropriato dipende dall'obiettivo desiderato. La ricerca indica che la maggior parte delle persone assume circa 1 grammo di triptofano al giorno, con alcuni che aumentano l'assunzione fino a 4-5 grammi. Tuttavia, dosaggi molto elevati, come 70-200 mg/kg, possono causare effetti collaterali quali tremori, eccessiva sudorazione e persino delirio.

Gli effetti collaterali possono essere più comuni quando si assume un'eccessiva quantità di serotonina in concomitanza con farmaci antidepressivi. Le persone affette da depressione potrebbero pensare che incrementare i livelli di serotonina possa accelerare la guarigione, ma ciò può effettivamente portare a una sindrome caratterizzata da nausea, vertigini, diarrea e nervosismo.


KYN e KYNA: due neuromodulatori umani nella Cannabis Sativa

Negli ultimi anni, la cannabis ha guadagnato notevole attenzione per la scoperta di diverse molecole organiche dalle interessanti proprietà farmacologiche e nutraceutiche.

La ricerca sul profilo molecolare della cannabis si è inizialmente concentrata sulla caratterizzazione del fitocannabinoma e altri composti come i terpeni, la componente volatile e gli acidi grassi.

Un importante studio condotto dall'Università di Modena e Reggio Emilia, guidato dal Professor Giuseppe Cannazza e pubblicato sul Journal of Pharmaceutical and Biomedical Analysis, ha messo in evidenza la presenza di piccoli metaboliti secondari nel percorso del triptofano nella pianta di cannabis.
Gli scienziati hanno esaminato la presenza del triptofano e dei suoi metaboliti in diverse parti delle piante di cannabis coltivate sia in suolo che in idroponica.

Utilizzando tecniche avanzate come la cromatografia liquida ad altissime prestazioni e la spettrometria di massa ad alta risoluzione (UHPLC-HRMS), comuni nelle analisi metabolomiche, è stato possibile identificare il triptofano e i suoi metaboliti KYN e KYNA, anche in piccole quantità.

Per analizzare la distribuzione di questi composti in Cannabis Sativa L, sono state raccolte campioni di radici, fusti e foglie da piante cresciute in campo aperto e in idroponica, in due fasi diverse di crescita (30 e 90 giorni dopo la germinazione).

I risultati hanno mostrato un aumento progressivo dei livelli di TRP, KYN e KYNA dalla base (radici) alla cima (foglie) della pianta, sia a 30 che a 90 giorni, nelle coltivazioni in suolo.

Analogamente, anche nelle coltivazioni in idroponica, tutti gli analiti erano presenti, con concentrazioni variabili e tendenze simili a quelle della coltivazione in suolo.

In entrambi i metodi di coltivazione, le foglie hanno mostrato le concentrazioni più elevate di KYN e KYNA.


Il legame tra cannabis e triptofano

Sostanze naturali come il triptofano possono elevare i livelli di serotonina, migliorando l'umore. Tra queste, i cannabinoidi, presenti nella pianta di cannabis, spiccano per la loro efficacia.

I cannabinoidi, in particolare il CBD (Cannabidiolo) e il THC (Tetraidrocannabinolo), influenzano i livelli di serotonina interagendo con il sistema endocannabinoide, sia nel sistema nervoso centrale che in quello periferico. Questo sistema regola funzioni vitali quali appetito, sonno e umore.

Prodotti che combinano CBD e THC sono particolarmente efficaci. Il THC agisce sui recettori CB1, stimolando i neuroni serotoninergici, che sono responsabili della sintesi della serotonina nel sistema nervoso centrale e nell'apparato gastrointestinale.

Le ricerche scientifiche hanno dimostrato l'efficacia del CBD nel trattamento di ansia, stress e depressione, rendendolo una valida alternativa ai farmaci ansiolitici e antidepressivi tradizionali. Il CBD agisce alla radice del problema, senza causare dipendenza o assuefazione.

Quando il CBD è combinato con il THC e altre sostanze naturali della pianta di canapa, si verifica l'"effetto entourage", per cui le proprietà benefiche di queste sostanze, specialmente del CBD, sono amplificate dalla loro sinergia.


Conclusioni

L'interesse nella coltivazione della cannabis è in costante crescita, sia per applicazioni mediche che industriali. Diventa quindi essenziale comprendere tutti i fattori che influenzano la crescita e il metabolismo della pianta.

Recenti ricerche hanno rivelato la presenza della via metabolica del triptofano e dei suoi metaboliti nella cannabis. In particolare, gli scienziati hanno scoperto una concentrazione significativa, soprattutto nelle foglie, di acido chineuretico (KYNA) e L-chinureina (KYN).

Il KYNA ha suscitato particolare interesse per le sue notevoli proprietà farmacologiche, quali:

Antiossidanti
Antinfiammatorie
Neuroprotettive

Recentemente, sono state anche scoperte proprietà ipolipemizzanti e cardiovascolari protettive del KYNA, suggerendo un suo potenziale utilizzo come ingrediente alimentare funzionale nel trattamento di obesità, iperlipidemia e nella modulazione del microbiota intestinale.

I risultati ottenuti dai ricercatori italiani indicano che la Cannabis Sativa L potrebbe essere una fonte preziosa di TRP, KYN e KYNA.

Tuttavia, questi risultati richiedono ulteriori studi per confermare se le concentrazioni di KYNA negli estratti di foglie di cannabis, utilizzati in cosmetici o nutraceutici, siano sufficienti per esercitare le attività farmacologiche attribuite a questo metabolita, come suggerito dagli stessi ricercatori.

Integrare una dieta bilanciata con l'uso sapiente di integratori naturali può essere un valido aiuto sia nel trattamento di disturbi specifici sia per mantenere un buon stato di salute e prevenire malattie future.

Gli integratori naturali, generalmente, presentano un profilo di sicurezza superiore rispetto ai farmaci tradizionali. Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione al dosaggio corretto e alle istruzioni d'uso.
Se stai già seguendo un trattamento per qualche patologia, è importante consultare il medico prima di introdurre qualsiasi integratore alimentare per assicurarsi che non ci siano interazioni con la terapia in corso.

Con queste precauzioni, non c'è motivo di rinunciare al benessere, al miglioramento della qualità del sonno e a un incremento del benessere quotidiano.

Per coloro interessati ai prodotti a base di CBD, il nostro shop offre un'ampia gamma di opzioni. La cannabis, impiegata per millenni nella medicina naturale alternativa, continua a sorprendere scienziati e consumatori con le sue proprietà.

Visita il nostro store per esplorare l'intera collezione.