Carminetta Verner: Chi è la guida nella Cannabis per Anziani

Carminetta Verner: Chi è la guida nella Cannabis per Anziani

Negli Usa la popolazione anziana ha visto un aumento di consumatori di canapa dell’8% negli ultimi 16 anni.
Dagli studi emerge che gli over 65 si avvicinano al cannabinoide per risolvere problemi di sonno, contenere il dolore e ridurre l’ansia. Questo è dato dal fatto che i farmaci prescritti per le terapie di alcuni problemi non hanno un effetto soddisfacente.


Dubbi e perplessità

Le proprietà terapeutiche della marijuana non sono ancora del tutto note in particolare sugli anziani, causando difficoltà ai medici nel dare indicazioni sull'uso della pianta a scopo terapeutico.

Varie aziende sono scese in campo offrendo consigli agli anziani sui dosaggi o sulle formulazioni e creando persino prodotti destinati a loro, cosicché da colmare qualsiasi vuoto creatosi dall'incertezza del suo utilizzo.

Degli anziani che hanno visto risultati dal consumo della pianta, hanno iniziato a consigliarla a chi presentava problemi simili o uguali portando a un incremento notevole nel corso degli anni.

La disperazione ha portato la gente a provare di tutto pur di tornare in salute.
Come racconta Aaron Greenstein (psichiatra geriatrico di Denver), sua nonna dopo una caduta che le aveva causato una frattura vertebrale aveva bisogno di un intervento.
Nell’entrare in ospedale la nonna divenne sempre più confusa e, col passare del tempo, i ricordi traumatici che visse durante l’olocausto riapparvero nella sua testa all’improvviso. Questo, probabilmente, per via della demenza o PTSD sviluppatosi col tempo.

Giorni e notti passarono e, nonostante i medicinali somministrati, nulla sembrava migliorare. Era arrivata addirittura a pensare che lo staff medico fosse composto da nazisti.

Per via del consiglio di un altro dottore si giunse alla conclusione che una semplice pillola contente del THC poteva bastare per farla rilassare mettendo fine ai flashback della nonna che la tormentavano.

Gli anziani devono prendere in considerazione potenziali interazioni con tali farmaci, ha aggiunto, e considerare anche come la cannabis possa influire sulla cognizione, sulla coordinazione e l'equilibrio.


Gli anziani soffrono

Nel complesso di Leisure World nella contea di Montgomery che ospita circa 8.000 persone anziane, Carminetta Verner è un 88enne che divulga informazioni sulle proprietà curative della cannabis nella sua comunità di pensionati, cercando di aprire un nuovo mondo per gli anziani che soffrono di giorno in giorno.

carminetta verner cannabis

“Ci sono molte persone qui che soffrono e hanno dolore, e la medicina non funziona per loro” spiega, così nel 2018 fondò un club dedicato all’educazione dei residenti sulla cannabis terapeutica. I membri del club salirono fino a raggiungere le 100 persone ma, per via degli stereotipi che tutt’ora esistono su questa pianta, l’aumento del numero dei membri ha subito una grande frenata nel tempo.



I brand della cannabis corteggiano gli anziani

Steve Hickerson, residente a Laguna Woods in California, desidera migliorare la qualità del suo sonno.

Ha provato le gocce sublinguali di cannabis, ma senza successo.
Così ora sta testando le caramelle gommose "che sembrano funzionare molto meglio". In passato, credeva che l'uso di droghe che alterano la mente fosse moralmente sbagliato - "Sono un cristiano", ha spiegato - ma ora, a 79 anni, dice: "Le cose sono cambiate". È disposto ad esplorare prodotti con un utilizzo medico.

Le aziende stanno sfruttando questo nuovo interesse.
All'inizio dell'anno, il signor Hickerson è stato portato con un autobus a un evento organizzato da Glass House, uno dei più grandi marchi di cannabis del paese, insieme a circa 50 altre persone dalla sua comunità di pensionati, ai quali sono stati offerti prodotti a base di cannabis con un notevole sconto.

La compagnia Trulieve, che ha la più grande rete di vendita al dettaglio di prodotti a base di cannabis negli Stati Uniti e una struttura di coltivazione di cannabis di 750.000 piedi quadrati nel nord della Florida, sta anche interagendo con gli anziani attraverso sessioni educative nelle comunità di senior living.

Kim Rivers, co-fondatrice e amministratrice delegata di Trulieve, ha detto che i clienti che definiscono "i saggi" — quelli di 55 anni e più — stanno aumentando anno dopo anno. In Florida, ha aggiunto, questi adulti rappresentano il 20 percento della loro base clienti.

Bristol Extracts, che produce cannabis a New York, ha creato un marchio chiamato Senior Moments — una collezione di tinture, gommose e pastiglie lanciata a marzo.

"È IL MOMENTO DI DARE UN PO' DI PEPE ALLA VITA!" proclama il sito web dell'azienda. "Invecchiare non deve essere noioso."

Gli edibili del marchio contengono anche ingredienti come il ginkgo biloba, pubblicizzati per supportare "memoria e umore". Presto la linea includerà anche balsami per il corpo e caramelle gommose che fungeranno sia da aiuto per il sonno che da afrodisiaci, ha detto Eric Blazak, fondatore e amministratore delegato dell'azienda.


Sapere è potere

Poiché la cannabis non è legale a livello federale, i medici non dispongono ancora di sufficienti studi che li aiutino a capire per quali patologie potrebbe essere utile e chi potrebbe essere più a rischio di potenziali danni.

L'uso di cannabis può causare una reazione con determinati farmaci come il warfarin, impiegato per trattare la coagulazione del sangue, o i sedativi-ipnotici come l'Ambien o lo Xanax rendendo il consumo di cannabis poco raccomandabile per alcuni soggetti.




I medici che giungono alla conclusione di prescrivere la cannabis come terapia, consigliano di iniziare con un dosaggio basso (generalmente da 1 milligrammo a 2,5 milligrammi) e di lasciar passare una settimana prima di decidere, eventualmente, di aumentarla.

In caso di assunzione eccessiva come effetti collaterali potrebbero presentarsi vertigine, confusione, variazioni della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, attacchi di panico, ansia, nausea e vomito.

Si consiglia sempre di consultare con un medico prima di fare uso della pianta per valutare se dare il via a una terapia a base di cannabis.